CHIROTTERI (PIPISTRELLI) ANFIBI E RETTILI DEL BOSCO DI SANTA GIUSTINA

Sulla bacheca posta all'ingresso del bosco di Santa Giustina, tante informazioni interessanti su questi piccoli animali del territorio

Immagine principale

Descrizione

Poco conosciuti e spesso ingiustificatamente temuti, i Chirotteri o Pipistrelli sono tra i mammiferi europei più minacciati e in declino. La riduzione delle loro popolazioni è strettamente legata alla scomparsa delle zone umide, alla gestione non sostenibile dei boschi, all’espansione delle monocolture cerealicole, alla diffusione di biocidi in ogni ambiente e all’eliminazione dei potenziali rifugi di svernamento e riproduzione, sia in contesti naturali che urbani.

In Italia, i Chirotteri sono stati posti sotto tutela già nel 1939 con la Legge sulla caccia n. 1016, seguita dalla Legge quadro sull'attività venatoria del 1992 (L. n. 157/1992). A livello internazionale, i Chirotteri sono protetti dalla Convenzione di Berna del 1979 (ratificata in Italia con L. n. 503 del 1981), dalla Convenzione di Bonn 82/461/CEE (ratificata in Italia con L. n. 42 del 25.01.1983) e dalla Direttiva Habitat. Dal 2004, con la sottoscrizione dell’Agreement on the Conservation of Populations of European Bats (UNEP/EUROBATS, Londra, 1991), l’Italia si è impegnata a promuovere ogni forma di tutela e sensibilizzazione di questi mammiferi (L. n. 104 del 27.05.2005: "Ratifica dell’accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei", www.eurobats.org).

 

ANFIBI
 

In base alla D.G.R. n. 7/4345 del 20.04.2001, tutte le specie di anfibi potenzialmente presenti nell’area d’interesse hanno un punteggio elevato (esclusa la rana verde - Pelophylax esculentus) e possono essere rinvenute in zone umide, anche di ridotte dimensioni. Tale importanza è confermata dalla D.G.R. n. 8/7736 del 24/07/2008, in base alla quale tutte le specie autoctone di anfibi sono protette a livello regionale, e alcune lo sono in modo rigoroso, tra cui: il tritone crestato (Triturus carnifex), il tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) e la rana agile (Rana dalmatina). Gli acquitrini presso la ex cava di argilla Italcementi ospitavano una ricca comunità di anfibi, tra cui il rospo smeraldino (Bufotes viridis), la raganella (Hyla intermedia), la rana dalmatina e il tritone crestato (quest’ultimo rinvenuto anche nella Fontana Prandoni). Il tritone punteggiato, insieme alla rana dalmatina, è stato rinvenuto nel canale di scolo lungo il versante nord della collina. Le presenze confermate più di recente (primavera 2014) riguardano il rospo smeraldino, la raganella e la rana dalmatina presso le residue zone umide dell’ex cava Italcementi, oltre alla rana dalmatina nel fosso di scolo in località Coste. Tutte queste segnalazioni sono riportate nella pubblicazione “Sintesi delle conoscenze sull’erpetofauna bresciana” (1996).

 

 

 

 

ROSPO SMERALDINO (Bufotes viridis)

 

RANA VERDE (Pelophylax esculentus)

   

RAGANELLA (Hyla intermedia)

  

RANA AGILE (Rana dalmatina)

   

 

 

 

 

 

RETTILI

Tra gli ofidi (serpenti) si segnalano il biacco (Hierophis viridiflavus), specie legata ad ambienti aperti e soleggiati, e la natrice o biscia dal collare (Natrix natrix), favorita dalle zone umide. Tra i sauri, sono presenti il ramarro (Lacerta bilineata), che predilige ambienti simili a quelli del biacco, e l’orbettino (Anguis fragilis), più comune nel sottobosco ombroso e fresco. Nonostante varie segnalazioni (e il conseguente allarmismo), la presenza della vipera (Vipera aspis) non è ritenuta attendibile, in quanto questa specie, nella Provincia di Brescia, risulta confinata ad ambienti poco antropizzati, come i rilievi collinari e montani e le zone asciutte prossime ai principali fiumi. Tutte le specie sopraindicate appartengono ai rettili autoctoni individuati dalla D.G.R. n. 8/7736 del 27/07/2008 e sono protette ai sensi della L.R. n. 10/2008.

NATRICE DAL COLLARE (Natrix natrix)

 

BIACCO (Hierophis viridiflavus)

Documenti

Ufficio responsabile

Ufficio Ecologia

Via 15 Giugno 1859, 2, 25014 Castenedolo BS, Italia

Telefono: 0302134011
email: ecologia@comune.castenedolo.bs.it
pec: protocollo@pec.comune.castenedolo.bs.it
Ufficio Ecologia

Formati disponibili

PNG, JPG

Licenza di distribuzione

Pubblico dominio

Pagina aggiornata il 15/09/2025